Nota: SUZDAL Regione di Vladimir (tra Mosca e Gorki). 30 Km. a nord del capoluogo. Era situato in un convento-fortezza del 1600. Nei primi mesi del 1943 vi furono rinchiusi moltissimi prigionieri italiani catturati tra il Natale e la fine del 1942. Ne morirono 821.
Dall' ottobre del 1943 divenne un campo di soli ufficiali di tutte le nazionalità
Primo di dodici figli, dopo gli studi primari, si dedica con la famiglia al buon funzionamento dall’azienda agricola gestita a mezzadria. Intorno ai diciannove anni di età, trova lavoro come macellaio che mantiene fino al periodo di leva obbligatorio. Tornato a svolgere la professione lasciata per la chiamata al servizio militare, a 28 anni, nel 1940, viene richiamato alle armi ed inviato dapprima in Albania poi in Grecia con il 78° Rgt. Fanteria.
Verrà rimpatriato con un principio di congelamento agli arti inferiori. Trascorsi alcuni mesi di convalescenza, viene di nuovo richiamato alle armi ed inserito nel 278° Rgt .Fanteria “Vicenza”, I° Battaglione,1a Compagnia Fucilieri, che, dopo un breve periodo di addestramento, viene destinato in Russia.
Dalla sua partenza sino all’arrivo sul fronte del Don, si hanno regolari notizie fino ai primi di gennaio del ’43, dopodiché viene catturato ed inviato al campo n°160 di Suzdal, dove morirà per febbre petecchiale il 15 febbraio dello stesso anno.