277° Reggimento – III Battaglione
nato a Bazzano - Bologna 24.06.1922
Disperso il 31.1.1943 in località non nota
COPERCHIO DEL GAVETTINO DI GIOVANNI LAMBERTINI RITROVATO A NOWO POSTOJALOWKA
consegnato al museo di Cargnacco (UD), visibile nella teca della Divisione Vicenza
Sulla parte superiore del coperchio è chiaramente inciso il nome in stampatello LAMBERTINI GIOVANNI
Vi si nota un disegno non decifrabile ed al lato incise le parole DUE ORE (oppure ORR)
Al bordo del coperchio sono incise le seguenti località: CAPO DI PONTE – CEMMO - KUPIANSK – RUBERSANAJA
Si tratta di località attraversate da Giovanni. Le prime due nel bresciano ove era dislocato il Battaglione e probabilmente sono le zone delle esercitazioni:
CAPO DI PONTE (in provincia di Brescia);
CEMMO (frazione di Capo di Ponte);
Le seconde due sono località dell’Ucraina:
KUPIANSK era la località di arrivo al Fronte Russo ed di primo dispiegamento;
RUBERSANAJA è stata la località nella quale il III Battaglione rimase ad operare fino la fine di novembre 1942.
ALCUNE NOTE SU GIOVANNI LAMBERTINI E SUL III/ 277°
Giovanni Lambertini era in forza al III Battaglione del 277° Reggimento di Fanteria, ma non si conosce esattamente a quale unità del Battaglione fosse assegnato. A Rubersnaja, località indicata sul bordo del coperchio del gavettino, vennero dislocati il Comando del III / 277°, la Compagnia Comando e la 9ᵃ Compagnia. Giovanni apparteneva sicuramente ad una di queste.
Nel ripiegamento dal fronte, la colonna era quella della Cuneense nella quale era aggregato il III / 277° a copertura del ripiegamento della Divisione, denominata Colonna “Manfredi” ed al seguito del Battaglione Ceva.
Il III/ 277° sarebbe rimasto distrutto a Popowka -Поповка- nella notte tra il 19 ed il 20 gennaio 1943 per cui si presume che Giovanni Lambertini sia riuscito con i pochi superstiti del Battaglione a seguire il Capitano Gabriele Gherardini, per poi perdere il gavettino nella zona appunto di Nowo Postojalowka - Новопостояловка- sulla via per Postoyaly -Постоялый-.
“ …. Fu li che mi raggiunsero a spizzico i resti sparuti del Battaglione. Ne giungevano di quando in quando, a due, a cinque, a dieci, aiutandosi vicendevolmente, facce stravolte. Un caporalmaggiore che si spingeva avanti con cinque uomini fu lui a darmi le prime notizie: - Un macello signor Capitano, Un macello ! Ce li siamo visti alle spalle all’improvviso con quella oscurità maledetta ! …. A noi è andata bene signor Capitano e quando si torna a casa dieci ceri voglio accendere alla Madonna !
- E gli ufficiali?
- E chi lo sa !
- Ma sei proprio sicuro che non si sia salvato nessuno ?
- E come avrebbero potutos alvarsi ? li ho visti io, erano tutti li distesi, ancora con il fucile in mano. I feriti sono stati fatti fuori sul posto: una scarica e via! No signor Capitano, sono morti tutti ! “
(Passo tratto da, MORIRE GIORNO PER GIORNO di Gabriele Gherardini, Mursia, Milano, 1968)
Non si conosce pertanto la sorte esatta di Giovanni a parte il fatto che il coperchio del suo gavettino sia stato trovato a Nowo Postojalowka dunque dopo la battaglia di Popowka. Forse Giovanni è stato tra i pochi superstiti che si sono poi da li radunati attorno il Comandante di Battaglione Capitano Gabriele Gherardini.
Gabriele Gherardini venne poi catturato a Valuikj il 26 gennaio assieme ai pochi superstiti del Battaglione che erano con lui.
Di Giovanni Lambertini si sono perse le tracce, tranne il coperchio del suo gavettino ritrovato a Nowo Postojalowka
(Comitato Divisione Vicenza)