Mio zio, Nucci Livio era nato a Talamello, il 26 aprile 1921 un piccolo paese tra le colline romagnole e marchigiane, da una famiglia di contadini molto numerosa era ben 6 fratelli.
La sua vita è stata breve ma intensa, già da bambino perse l’affetto del padre per una grave malattia, cosi rimasero solo lui la madre e i fratelli e come si sa in quei tempi era molto dura per una donna sola tirare avanti una famiglia cosi numerosa. Poi arrivò la guerra il 10 giugno 1940 l’Italia entra in guerra da qui arrivano le prime lettere in famiglia per partire per il fronte, erano già partiti 2 fratelli Luigi della classe 1917 e Giovanni classe 1919. Nel gennaio 1941 anche Livio venne chiamato alle armi poi venne mandato in congedo illimitato avendo già 2 fratelli al fronte. Nell’ anno 1942 venne richiamato alle armi con destinazione Latisana (Bergamo), da qui predestinato per il 278° reggimento di fanteria Vicenza e mandato con l’ARMIR sul fronte orientale russo. Passò un anno al fronte e nel gennaio 1943 dopo una battaglia venne dato per disperso in azione sul fiume Don, solamente nel luglio 1943 arrivò la comunicazione che era stato fatto prigioniero dai sovietici. Internato nel campo di prigionia di Pizalij (Ivanovo) gravemente malato mori li nel agosto 1943 a soli 22 anni, poi da ricerche fatte scoprimmo che venne sepolto in una fossa comune.
La nipote: Nucci Catia.