Fante Virginio PELLEGRINELLI

di Domenico

277°  Rgt.

nato a Brembilla- BG 14.11.1914

Disperso il 31.12.1942 in località non nota


“Vi affido mia figlia. Se non dovessi tornare,

 vi prego di prendervi cura di lei”


Virginio Pellegrinelli nasce a Brembilla (Bg) il 14 novembre 1914. Lavora come operaio nell’azienda Scaglia di Brembilla quando, nel 1942, viene inviato a combattere sul fronte russo tra gli uomini del 277° Reggimento Fanteria Vicenza. Negli ultimi giorni di dicembre del 1942 decide di scrivere una lettera ai suoi datori di lavoro, Fiorindo e Camillo Scaglia, che così tanto hanno fatto per lui.

“Fronte Russo 30.12. 942   XXI

Gent.  Fratelli   Scaglia,

Come mio dovere avrei dovuto scrivervi prima, ma dato che impossibilità di scrivervi dovetti sempre rimandare benché  il mio desiderio era tale. Spero che con questa mia di trovarvi tutti in buona salute come al presente  vi posso dire anche di me. Qui ogni giorno infuria la battaglia qua abbiamo però il nemico di fronte, e siamo certi che di qua non passeranno  benché  tanto ci contino al loro signor generale inverno. Il morale di tutti noi e sempre alto, e abbiamo fede nelle nostre armi come ne siamo certi di ritornare vincitori. Se qualche volta ci prende la malinconia pensando al nostro paese, ai nostri cari ci confortiamo fraternamente, e vi posso dire di aver trovato dei cari compagni, che essendo anche nelle più dure circostanze sappiamo mantenere la calma e l’allegria.

Signor  Fiorindo e Camillo seppi da pochi giorni la nascita di mia figlia e anche a voi vi voglio dire quale sia stata grande la mia gioia di essere riuscito, e fare grande il desiderio di abbracciarla se Iddio mi dara questa grazia di vederla, ne sono certo e se non mi fosse concessa questa grande grazia ne saprò rassegnarmi pensando di dare la vita per lo scopo della grandezza della nostra  bella Italia. Vi prego di scusarmi se con questa mia vi ho annoiato e se vi disturbo.

Ora mi firmo il vostro devotissimo dipendente Pellegrinelli Virginio. Vi faccio tanti auguri di buon principio a Voi e alla Vostra famiglia.”

 

Tra le righe di questa lettera spiccano alcune frasi della propaganda, che Virginio ripete più volte quasi più per convincere se stesso e tranquillizzarsi di fronte ad un destino così incerto. Nella seconda parte della lettera, più intima e personale, cerca di esprimere la gioia incontenibile per la nascita della figlia. Pare quasi che il messaggio subliminale che vuole far passare ai suoi datori di lavoro sia: “Vi affido mia figlia. Se non dovessi tornare, vi prego di prendervi cura di lei”. Così sarà, infatti. Virginio non potrà mai abbracciare la sua bambina. Rimarrà tra i dispersi nella ritirata del gennaio 1943. 


DAL LIBRO “VOCI DALL’INFERNO”  CORPONOVE  2020 PUBBLICATO DAL  CENTRO STORICO CULTURALE VALLE BREMBANA “FELICE RICEPUTI” PAGINA 221- 22 A CURA DELL’ALPINO  ALESSANDRO PELLEGRINI

Sono L’ALPINO ALESSANDRO PELLEGRINI, PORTO IL NOME E COGNOME DI UNO ZIO DISPERSO IN RUSSIA, sono un  appassionato di storia locale, questa lettera l’ho FOTOCOPIATA  una quindicina  di anni fa mentre raccoglievo appunti per scrivere la storia  dell’ azienda SCAGLIA di Brembilla (Bg).

NEL 2021 DOPO UNA Più APROFONDITA RICERCA L’HO PUBBLICATA IN UN LIBRO ”VOCI DALL’INFERNO”  SULLA SECONDA GUERRA MONDIALE IN VALLE BREMBANA. il FANTE SCRIVE LA LETTERA IL 30 DICEMBRE E CON MOLTE PROBABILITA’  LA LETTERA E’ SERVITA PER TESTIMONIARE IL SUO ULTIMO GIORNO DI VITAPOICHE LA MORTE PRESUNTA E’  IL 31 DICEMBRE.

156° Divisione Vicenza

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