Fante Umberto PALLADINELLI

277° Reggimento - III Battaglione - 9ª Compagnia

di Angelo e Quintalina Massaroni

nato a Monte San Giovanni Campano- Frosinone 07 gennaio 1922 

Caduto noto il 23.11.1942 in località' Gujana Balka

Sepolto a Rubeshnaja (UA) Рубіжне nel Cimitero Militare Italiano  

Spoglie esumate nel 2000 e riconsegnate alla famiglia il 12.2.2001


IL Fante Umberto Palladinelli in forza alla 9ª Compagnia del III Battaglione appartenente al 277° Reggimento di fanteria della Divisione Vicenza, è stato uno dei Caduti dell’imboscata subita dalle unità del III Battaglione il 24 novembre 1942 in territorio ucraino nella zona tra Izjum  Ізюм e Starobelsk  Старобільськ  in località Gujana Balka. Il fatto d’arme ebbe particolare eco in quanto oltre essere stato il primo vero scontro della Divisione Vicenza  ebbe un epilogo particolarmente cruento, in quanto  non lasciò scampo agli uomini della Compagnia dei quali non vennero risparmiati nemmeno i feriti che furono barbaramente trucidati.

I Caduti vennero sepolti a Rubeshnaja (UA) Рубіжне nel Cimitero Militare Italiano e successivamente esumati nel 2000.  

Le spoglie di Umberto Palladinelli riconsegnate alla famiglia il 12 febbraio del 2001 ed onorate in una cerimonia pubblica nel suo Comune di nascita Monte San Giovanni Campano in Provincia di Frosinone alla presenza della cittadinanza e delle autorità.
 

Il 24 novembre 1942 la 9ᵃ Compagnia del III Battaglione del 277° Reggimento fanteria impegnata in ricognizione nella zona tra Izjum  Ізюм e Starobelsk  Старобільськ  (UA) in località Gujana Balka cadde in una imboscata di partigiani russi.

Lo scontro particolarmente cruento non lasciò scampo agli uomini della Compagnia dei quali non vennero risparmiati nemmeno i feriti che vennero barbaramente trucidati.

L’evento ebbe 20 morti, tra i quali il Comandante di Compagnia e due subalterni:

Capitano Silvio Invernizzi (Milano)

Tenente Antonio Ugoni (Barbona- PD)

Sottotenente Ugo Pezzi (Faenza – RA)

Sergente Osvaldo Raggi ((Casalfiumanese – BO)

Caporalmaggiore Biagio Petrullo (Napoli)

Caporale Arrigo Peressin (Villesse – GO)

Caporale Giacomo Tolomeo (Palermo)

Caporale Angiolino Tugnoli (Manerbio – BO)

Fante Tito Dallari (Baiso -RE)

Fante Fiorindo Licocci (Alatri -FR)

Fante Gandolfo Messineo (Polizzi Generosa – PA)

Fante Umberto Palladinelli (Monte San Giovanni Campano -FR)

Fante Giacomo Perrone (Marsala – TP)

Fante Giacomo Rigon (Zevio – VR)

Fante Domenico Rossi (Sover – TN)

Fante Francesco Scurto (Alcamo – TP)

Fante Vittorio Tondin (Cembra – TN)

Fante Luciano Tonizzo (Rivignano – UD)

Fante Bruno Zanin (Torre di Mosto – VE)

 

Dalla Relazione del Generale Etenvoldo Pascolini

Nell’ultima decade di novembre poi, una compagnia del III btg. Del 277° fanteria, in ricognizione nella zona tra Isium e Starobelsk cadde in un’imboscata di partigiani per cui in pochi istanti ebbe 20 morti, tra i quali il Comandante di compagnia e due subalterni.

Dalla Relazione del Colonnello Giulio Cesare Salvi

Ricordo con incancellabile senso di tristezza, i fanti del la 9ª Compagnia del 277° Rgt. trucidati e seviziati nella notte sul 24 novembre dai partigiani russi a Gujana Balka. Feriti in una imboscata, isolati dal resto della Compagnia   Soldati e Ufficiali, vennero massacrati barbaramente, denudati e i cadaveri trascinati sulla neve nei pressi del villaggio.   Caduti della 9ª Compagnia nessuno dei   superstiti del III / 277° che ha vissuto la vostra tragedia, ha dimenticato la promessa fattavi davanti alle bare allineate il mattino della sepoltura !

 

Il nipote Silvano, ha inviato come famiglia il seguente contributo alla storia dello zio, il Fante Umberto Palladinelli:

Racconto qualche aneddoto riguardo mio zio Umberto Palladinelli caduto in Russia : da quando ero ragazzino mi emozionavo a sentire mia nonna Quintalina mamma di Umberto raccontare della guerra con tutte le sofferenze e la fame anche qui da noi vicino a " Montecassino " la guerra è stata cruenta con tantissimi morti - Appresa la notizia dai Carabinieri della morte di Umberto mia nonna si è strappato tutte e due le trecce dei capelli x la disperazione ...e da allora non è stata più bene - un altro aneddoto è stato quando hanno riportato le spoglie di Umberto ho cercato in tutti i modi una foto sua ....ma niente x me è stato un trauma vedere la sua tomba dopo 70 anni senza foto ....stavo lavorando a Roma in una casa privata parlando con il padrone mi ha detto che era nato dalle mie parti e che Umberto era l'amico più caro ed a ritrovato la foto di Umberto che gli aveva mandato dalla Russia ....ci siamo abbracciati con un pianto a dirotto ....adesso posso essere sollevato ed come se l'avessi sempre conosciuto - Adesso Umberto riposa insieme alla mamma ed al papà nella sua Monte San Giovanni Campano.

Silvano  Palladinelli


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