C.le Romeo SPADONI

di Guerrino e Maria Piani

277°  Rgt. (proveniente dal 11° Rgt.)

nato a Imola - Bologna 28.1.1921

Disperso il 31.1.1943 in località' non nota


SPADONI ROMEO era figlio unico, suo padre GUERRINO, che faceva il custode in un grande negozio di abbigliamento di Imola, morì di infarto sui cinquant'anni, qualche anno dopo la scomparsa del figlio. Si disse a suo tempo che il troppo dolore per la scomparsa dell'unico figlio lo aveva portato alla disperazione. La mamma, PIANI MARIA, era casalinga.
Romeo era nato a Imola (BO), in una vecchia casa situata in un vicoletto nel centro storico del paese, in un giorno rigido d'inizio anno, il 28 gennaio del 1921. E, come usava a quei tempi, il suo periodo scolastico terminò con la quinta elementare, e iniziò prestissimo a lavorare. Infatti appena adolescente, tredicenne, fu assunto alla Tipografia Galeati come apprendista operaio dove è restato fino al momento della chiamata alle armi.
Non risulta che, nonostante il suo bell'aspetto, di cui faceva spicco la folta e riccioluta capigliatura corvina, ad incorniciare due profondi occhi neri, avesse avuto frequentazioni con qualche fidanzatina, tant'è che, al momento della partenza per il servizio di leva non aveva legami di questo genere.
Le sue giornate di adolescente le trascorreva pressoché interamente al lavoro, oltre a frequentare la parrocchia del quartiere, San Pier Grisologo, data la sua impostazione religiosa.
Fino a quel giorno di gennaio, il 22 del 1941, quando ricevette la "chiamata alle armi". Evidentemente il mese di "gennaio" è stato per lui determinante nella sua breve vita: nascita, chiamata e, come vedremo, la sua scomparsa.
Da questo momento ricostruiamo i suoi passi solo attraverso ciò che ci riporta il Foglio matricolare.
In un primo momento, il 23 gennaio 1941, fu inviato al Reparto Distrettuale di Rovigo, all'11° Regg. Fanteria per l'istruzione.
Qui vi rimase fino al 1 luglio 1941, quando fu trasferito a Forlì, nel medesimo Reggimento.
Da qui, il 20 agosto 1941, in piena estate, quando la pianura romagnola era immersa nella sua più grande calura, fu trasferito alla scuola A.V.C di Ravenna (corsi di Fanteria motorizzata?), per poi fare rientro a Forlì il 10 settembre 1941.
Ma come si evince dal Foglio Matricolare, il giorno 20 agosto 1941, Romeo viene indicato come "giunto in territorio dichiarato in stato di guerra". E da questo momento Romeo è un "soldato scelto", poi "Caporale" di Fanteria, il 10 giugno del 1942.
Di seguito viene inviato al Deposito 11° Reggimento Fanteria in Forlì, fino al 10 luglio 1942, quando risulta " partito da territorio dichiarato in istato di guerra".
Inizia l'odissea di Romeo: salito su di un treno, l'11 luglio 1942,arriva a Brescia e due giorni dopo viene assegnato effettivo al 277° Reggimento Fanteria Mobilitato di Brescia. (era autista di qualche mezzo? camion, carrette o motocicletta? Autiere ?) terza compagnia C/C.
Il 22 luglio 1942 viene dichiarato "trattenuto alle armi a senso della disposizione" nel Deposito 25° Regg.to Fanteria. Non c'è data di partenza ma probabilmente, come si trae dalle fonti storiche, questa è avvenuta il 20 settembre 1942 e il 5 ottobre 1942, Romeo è "giunto in territorio dichiarato in istato di guerra". Russia, la grande "madre Russia", dove ancora un pallido sole, residuo di un'estate appena sopita, sta appassendo gli immensi campi di girasoli residui, rimasti pressoché abbandonati, dato gli eventi bellici in corso.
Da questo momento Romeo scriverà tante lettere di cui si è persa traccia già da decenni, salvo rimanere piccoli stralci nei ricordi di una anziana cugina ultraottantenne. Di tutte dimenticate e andate perse, il ricordo di una in particolare, di cui non si conosce la data:
"L'ultima sua lettera in cui Romeo racconta ai genitori di "essere presso una famiglia russa (nascosto? Mah, non si sa) la quale famiglia gli chiede dei "santini" e quindi Romeo appunto scrive ai genitori di inviarglieli."
I genitori provvedono subito all'invio ma dopo qualche tempo questa lettera coi "santini" ritorna loro a casa con scritto sopra" indirizzo sconosciuto".
E da questo momento di Romeo non si saprà più nulla fino al 31 gennaio 1943, in cui venne ufficialmente dichiarato DISPERSO, a cui seguì il documento di "Dichiarazione di irreperibilità" in data 21 gennaio 1946, parificato il 9 aprile 1952.
Spero di essere stata esauriente nel "riportare in vita", nel perpetuo ricordo, alcuni frammenti di esistenza un ragazzo, di cui non conserviamo nulla, se non la foto ingiallita; un piccolo ragazzo che, coi suoi bellissimi riccioli neri, ha lasciato la sua giovane vita così lontano dalla sua Romagna: “Romagna solatìa, dolce paese,cui regnarono Guidi e Malatesta; cui tenne pure il Passator cortese, re della strada e re della foresta” (G. Pascoli).


Renza Martini e Maurizio Pellegrino

 


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