assegnato alla Divisione di Fanteria 156 "Vicenza"
per le operazioni al Fronte Russo
Nel settembre del 1942 la Divisione di Fanteria "Vicenza" venne destinata al fronte russo, al seguito dell'A.R.M.I.R. e, per la grande unità, venne previsto un impiego "territoriale" a ridosso delle retrovie. Per questo motivo era stato predisposto lo scorporo dall'organico divisionale del 156° Reggimento d'Artiglieria, inserendo al suo posto il XXVI Battaglione mobilitato Carabinieri Reali di Bologna ed un Plotone Autoblindo, dotato di 2 AB41 e di 9 uomini. Da un documento del 22 luglio del 1942 apprendiamo, infatti, che era stata richiesta con urgenza la costituzione di un Plotone Autoblindo ai Comandi di Difesa Territoriale di Milano e Torino ed alla Scuola d’Applicazione di Cavalleria di Pinerolo. Il Plotone doveva essere messo a disposizione presso il Deposito del 1° Reggimento “Nizza Cavalleria” di Torino e doveva essere pronto all’impiego entro il seguente 20 agosto. L’organico previsto per il Plotone era il seguente:
1 ufficiale comandante di Plotone
1 sottufficiale capo autoblinda
2 tiratori marconisti
4 piloti
1 motorista
Il personale doveva essere fornito dal Centro di Addestramento Autoblinde della Scuola di Cavalleria di Pinerolo (TO), mentre il materiale sarebbe stato messo a disposizione dalla Direzione Generale della Motorizzazione.
Nell’ottobre dello stesso anno iniziò il trasferimento della Divisione in Russia ed il Plotone seguì l’unità nel lungo viaggio verso il nemico: “[…] da Pinerolo, alla Scuola di Cavalleria, ebbe inizio con un interminabile viaggio in treno-tradotta, di tremila chilometri, attraverso l’Italia, l’Austria e la Cecoslovacchia, fino a raggiungere l’Ucraina” nella località di Kupjansk (Куп'янськ) come testimoniato nelle sue memorie dal geniere trasmettitore Eugène Lanteri-Minet, inquadrato negli equipaggi delle AB41 del “Nizza Cavalleria”, sopravvissuto alla grande ritirata del 1943.
Il 16 ottobre 1942 il 277° Reggimento di Fanteria della Divisione “Vicenza”, alle dirette dipendenze del Comando 8ᵃ Armata, iniziò il dispiegamento in Ucraina per la sostituzione dei corrispondenti reparti della 403ª Divisione Germanica presenti nelle zone di assegnazione.
Il Comando del 277° Reggimento e la Compagnia Comando partendo da Kupjansk (Куп'янськ) raggiunsero Swatowo (Сватове) in due tappe, la prima a Kisslowka (Кислівка). Il movimento venne autotrasportato, mentre tutti gli altri reparti seguirono appiedati, con trasporto someggiato, nei giorni successivi.
Il Comando di Reggimento a Swatowo (Сватове) venne rinforzato dal Plotone Autoblindo del Nizza Cavalleria. Il Plotone Autoblinde del Nizza Cavalleria rimase nella zona assegnata fino al successivo trasferimento della Divisione “Vicenza” dal 18 novembre 1942 verso il Corpo d’Armata Alpino.
Facendo seguito ad un ordine del generale Gariboldi, il 20 novembre 1942 la Divisione “Vicenza” fu riunita nella zona di Rossoš' (Россошь), ad eccezione del Battaglione Carabinieri e del Plotone Autoblindo; queste ultime due unità dovevano invece convergere nella zona di Starobelsk (Старобільськ).
Il 24 dicembre 1942 il Plotone Autoblindo fu di fatto scorporato dalla Divisione “Vicenza”, passando alle dipendenze dirette del Comando dell’8ª Armata, insieme al XXVI Battaglione mobilitato Carabinieri Reali.
Purtroppo, non si hanno che poche e frammentarie notizie dell’impiego operativo del Plotone Autoblinde, né si dispone di sapere di quanto accadutogli durante la ritirata dal Don.
Di fatto si presume che il Plotone con le due AB41 seguì il Comando dell’8ᵃ Armat,a che si trovava a Starobelsk (Старобільськ), raggiungendo il 17 gennaio Kupjansk (Куп'янськ) ed il 19 gennaio Tschuhujiw (Чугуїв) a 30 km da Charkiv (Харків).
L’USSME riporta: “Il 20 gennaio 1943 la 19ᵃ Corazzata eseguiva il ripiegamento sull’Aïdar (Айдар), mentre un reparto italiano di Bersaglieri motociclisti, rinforzato da due Autoblindo (Plotone del “Nizza Cavalleria”), provvedeva a sbarrare la strada Kupjansk-Valujki (Валуйки-Куп'янськ).” (da “Operazioni militari al Fronte Russo 1941-43”, USSME Roma, 2000, pagina 429)
Il 31 gennaio l’Armata spostava la propria sede di comando nei sobborghi a sud est di Charkiv (Харків). Durante le fasi di arretramento fino alla fine di gennaio alcuni reparti avevano operato alla difesa di alcune importanti località per ostacolare l’azione avversaria. In particolare, a Belowodsk (Біловодськ) il XXVI Battaglione CC.RR rinforzato da elementi minori aveva tenuto la difesa che sbarrava Starobelsk (Старобільськ), come pure sulla rotabile Valuyki–Kupjansk (Валуйки-Куп'янськ): probabilmente nei reparti indicati come minori vi era anche il Plotone Autoblino del “Nizza” che era stato operativo nella zona.
Dalle già citate memorie del geniere trasmettitore Eugène Lanteri-Minet si apprende solamente che una delle due AB41 rimase in panne durante la lunga ritirata e che fu rimorchiata dall’altra autoblindo fino a Minsk (Минск), dove si radunarono i reparti superstiti della “Vicenza”. Qui le due autoblindo furono requisite dai tedeschi, prima del rientro in Italia dei militari italiani. Nel corso dell’intera campagna di Russia il Plotone Autoblindo non registrò alcuna perdita di vite umane.
Secondo la documentazione del Regio Esercito relativa alla smobilitazione della “Vicenza”, alla data dello scioglimento della Divisione (2 maggio 1943), il Plotone Autoblindo risultava ancora in carico alla stessa con 2 macchine (sebbene fossero rimaste in Russia) e 9 uomini, e la smobilitazione del Plotone fu affidata al Deposito del Reggimento "Nizza Cavalleria" (TO).
(testo prodotto da Paolo Crippa, co-autore del volume “Corazzati italiani in Russia 1941 - 1944”, in collaborazione con il Comitato Divisione Vicenza)
FONTI:
Un particolare ringraziamento:
al col. Filippo Cappellano per aver dato l’avvio a questa ricerca;
al dr. Paolo Plini per la revisione dei nomi originali delle località.