Fante Brigo Bruno

di Giuseppe e Giovanna

278° Rgt. - Compagnia cannoni (proveniente dal 26° Rgt.)

nato a Venezia 12.7.1922

Disperso il 31.1.1943 in Località' non nota


Eccomi qui dopo settantant’anni a cercare di lasciare una traccia della vita di mio zio Bruno, disperso nel nulla nei giorni della ritirata ma mai dimenticato da mio papà Guido che lo ha cercato in tutti questi anni.
E’ da quando sono piccola che ricordo la foto dello zio nel cassetto del comodino di papà, le lettere scritte al Ministero, ai Carabinieri, alla Croce Rossa alla ricerca di risposte che non sono mai arrivate.
Bruno era nato a Venezia il 12 luglio del 1922 e faceva parte di una famiglia numerosa di ben 15 figli.

Abitavano nella zona delle Fondamente Nuove, che guarda la laguna a nord, fresca d’estate e gelida d’inverno. Lì vicino lavorava in un negozio come tappezziere. Aveva già fatto il servizio di leva come soldato e gli era statrilasciato il congedo illimitato il 6 febbraio del 1941.
Era una ragazzo semplice e solare. Sembra avesse una ragazza (è assieme a lei in una delle poche foto che ci sono rimaste). A volte portava mio papà che era più piccolo di lui di 5 anni ad aiutarlo a sistemare le armi quando lavorava al poligono di tiro del Lido di Venezia in quanto faceva parte dell’Opera
Nazionale Balilla come addetto all’armeria.
Purtroppo non abbiamo nessuna sua lettera o testimonianza da quando è partito per il fronte. La sua storia è tutta nel Foglio Matricolare e nei documenti che a seguire abbiamo raccolto.
Utile mi è stato anche leggere il libro “I topi della steppa” di Sirio Sintoni che faceva parte della stessa compagnia anticarro di mio zio: formata da 250 uomini, ne vide ritornare in Italia solo 8.
Ecco il dettaglio di quanto ho raccolto su mio zio Bruno Brigo:
Viene chiamato alle armi il 16 gennaio del 1942 e fa parte del 26° Reggimento Fanteria “Bergamo” di Latisana, una delle compagnie fondative della Vicenza. Il 18 gennaio risulta tale nel 278° R.F. mobilitato, nella compagnia Cannoni d’accompagnamento .
Il 27 agosto viene aggregato nel 4° Reggimento Artiglieria dislocato a Piacenza da dove viene riaggregato al corpo l’11 settembre.
Giunge in territorio dichiarato in stato di guerra nell’ ottobre del 1942. Il suo treno passa per Vienna, Cracovia, Leopoli, Kiev fino ad arrivare a Kupjansk.
Da lì la compagnia si sposta a Starobelsk come forza di occupazione dov trascorre un periodo abbastanza tranquillo.
La prima nevicata arriva la notte del 17 novembre: il 20 novembre mentre risulta comandato di sentinella si allontana dal posto e rimane in camerata per oltre un quarto d’ora giocando a carte con i commilitoni e finisce in punizione.

Il 6 dicembre, dopo 7 giorni di marcia, la sua compagnia arriva a Rossosc da cui riparte il 19 dicembre per il fronte sul Don, caricandosi in spalla i pezzi dell’anticarro.
Dalla loro posizione vedono una piccola chiesetta con il campanile mentre oltre il fiume si trova la città di Pavlovsk.
A Natale li aspetta un rancio speciale: maccheroni freddi, spezzatino di carne, vino rosso in pezzettini di ghiaccio, un po’ di cognac e cinque sigarette “Milit” a testa. Le lunghe notti invernali iniziano alle due del pomeriggio e finiscono alle 6 del mattino. Dentro il rifugio sporcizia, topi e pidocchi la fanno da
padroni.
Il 16 gennaio subiscono un pesante attacco e il 17 inizia per loro la ritirata sotto la neve.
Transitano per Podgornoe dove trovano viveri in abbondanza e si accodano alla Tridentina. Lasciando Postojalyi vengono attaccati e poi raggiungono Nova Carkovka.

Qui Sintoni perde la sua compagnia e io l’opportunità di trovare qualche traccia di mio zio.

Bruno Brigo risulta disperso nella terza decade di gennaio del 1943.


Muore in battaglia a Varvarovka? Raggiunge Valuiki e muore nella marcia del Davai? Finisce congelato lungo le tante piste percorse dai nostri soldati? Viene fatto prigioniero ma il suo nome non viene trascritto correttamente? Non lo sapremo mai.
La sua ultima lettera sembra fosse arrivata il 2 gennaio del 1943. Chissa’ se aveva scritto che andava tutto bene e che sperava di tornare presto a casa.

Venezia, 27 maggio 2012 Sabrina Brigo

156° Divisione Vicenza

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156° Divisione Fanteria Vicenza